A cosa servono i solfiti?
I solfiti hanno proprietà antiossidanti e antibatteriche, per questo vengono utilizzati come conservanti alimentari, ma anche nel vino, nello champagne, nella birra, nel sidro, nei cetriolini, ecc. In altre parole, i solfiti sono ovunque. In genere si trovano nell'elenco degli ingredienti sotto la nomenclatura "E", tra E220 e E228. Nel vino, i solfiti sono stati utilizzati per secoli per trattare le viti, sterilizzare le botti, prevenire l'ossidazione dei vini ed evitare che il succo d'uva fermentato diventi acido. L'SO2 agisce come un antibiotico.
Allergie?
Oltre a provocare reazioni allergiche in alcune persone, in particolare negli asmatici, la SO2 è spesso accusata di causare mal di testa.I solfiti presenti nel vino distruggono fino al 70% della vitamina B1 che alimenta il nostro sistema nervoso. Ma è anche una questione di gusto, perché oltre a rendere il vino più duro al palato, molti produttori accusano i solfiti di bloccare il vino e impedirgli di sviluppare tutto il suo sapore.
I solfiti nel vino champagne
I solfiti sono presenti in quasi tutti i vini, ma in quantità maggiore nei vini bianchi dolci o semisecchi, che contengono zucchero e sono quindi più fragili, un po' meno nei bianchi secchi e ancora meno nei rossi, considerati più stabili. Lo champagne è un vino fragile che richiede cura e protezione.
La solfitazione può essere utilizzata in varie fasi del processo di vinificazione e per conservare il vino.
La legislazione europea regola l'uso dei solfiti, stabilendo le dosi massime autorizzate a seconda del tipo di vino e della sua etichetta. In Francia, dal 2005, le bottiglie devono indicare la loro presenza se il contenuto di solfiti supera i 10 mg/litro. Nello Champagne, il livello massimo autorizzato è di 185 mg/litro. Per tutti gli altri vini coltivati in modo convenzionale, i livelli di solfiti possono arrivare a 200 mg/litro. Per i vini a marchio Demeter il massimo è di 90 mg/litro, per quelli a marchio Fédération Nationale Interprofessionnelle des Vins de l'Agriculture Biologique il massimo è di 150 mg/litro, mentre i vini naturali accettano pochissima solforosa aggiunta (massimo 40 mg/litro).